PROGRAMMA ORIZZONTE EUROPA E PNC
(PIANO NAZIONALE PER GLI INVESTIMENTI COMPLEMENTARI AL PNRR) DECRETO DIRETTORIALE 18 MARZO 2022
DECRETO MINISTERIALE 31 DICEMBRE 2021
• imprese che esercitano attività industriali dirette alla produzione di beni (comma 1, art. 2195 c.c.) e servizi e le attività di trasporto per terra, per acqua o per aria (comma 3, art. 2195 c.c.), ivi comprese le imprese artigiane di produzione di beni;
• imprese agro-industriali che svolgono prevalentemente attività industriale;
• imprese che esercitano le attività ausiliarie in favore delle imprese di cui alle lettere a) e b);
• centri di ricerca con personalità giuridica: impresa con personalità giuridica autonoma che svolge attività di ricerca di base, industriale o di sviluppo sperimentale, non rientrante nella definizione di Organismo di ricerca;
• imprese agricole. limitatamente ai progetti afferenti alle aree di intervento riportate ai numeri 16. Sistemi alimentari e 17. Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unionee e 18. Sistemi circo- lari;
• organismi di ricerca limitatamente ai progetti proposti congiuntamente con uno o più soggetti di cui al punto precedente possono beneficiare delle agevolazioni.
I soggetti (a, b, c, d) possono presentare progetti anche congiuntamente tra loro o con uno o più soggetti di cui alle lettere e-f, fino a un numero massimo di cinque soggetti co-proponenti.
Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”, “Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’art. 2135 c.c.
I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali nell’ambito del Pilastro del Programma “Orizzonte Europa” delle seguenti aree di intervento:
1. Tecnologie di fabbricazione
2. Tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche 3. Tecnologie abilitanti emergenti
4. Materiali avanzati
5. Intelligenza artificiale e robotica
6. Industrie circolari
7. Industria pulita a basse emissioni di carbonio
8. Malattie rare e non trasmissibili
9. Malattie infettive comprese le malattie trascurate e legate alla poverta’ 10. Strumenti tecnologie e soluzioni digitali per la salute e l’assistenza, compresa la medicina personalizzata
11. Impianti industriali nella transizione energetica
12. Competitività industriale nel settore dei trasporti
13. Mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili
14. Mobilità intelligente
15. Stoccaggio dell’energia
16. Sistemi alimentari
17. Sistemi di bioinnovazione nella bioeconomia dell’Unione
18. Sistemi circolari
I progetti di ricerca e sviluppo devono prevedere:
– una sola area d’intervento;
– spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro;
– durata non inferiore a 18 mesi e non superiore a 36 mesi (possibile proroga di 6 mesi, entro limite ultimo del 31/12/2026);
– avvio dopo la presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero dello sviluppo economico.
Le spese e i costi ammissibili sono quelli relativi a:
– personale dipendente del soggetto proponente, o co.co.pro nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono escluse le spese del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
– strumenti e attrezzature di nuova fabbricazione, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo;
– servizi di consulenza e altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how;
– spese generali calcolate su base forfettaria nella misura del 25% dei costi diretti ammissibili;
– materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.
Nota: il beneficiario dovra’ dotarsi di un sistema di contabilità separata o di un’ ade- guata codificazione contabile atta a tenere separata tutte le transazioni relative al progetto, con rilevazione separata dei costi di ricerca e sviluppo.
Non sono ammessi costi inferiori a 500 euro al netto di iva.
Contributo diretto alla spesa e, eventualmente, finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni sottoscrittrici dell’Accordo per l’innovazione, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:
Contributo diretto:
– limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale.
Finanziamento agevolato:
– il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.
Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del regola- mento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese. Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le regioni e le altre amministrazioni pubbli- che possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa ovvero, in alternativa, di un finanzia- mento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessi- vi.
Il finanziamento agevolato ha una durata massima di 8 anni, oltre un periodo di preammortamento della durata massima di 3 anni decorrenti dalla data del decreto di concessione. E’ facolta’ dell’impresa rinunciare in tutto o in parte al periodo di preammortamento.
Il tasso agevolato è pari al 20% del tasso di riferimento vigente alla data di concessione fissato dalla Comunita’ Europea.
Per la concessione delle agevolazioni di cui al presente decreto sono utilizzati euro 1.000.000.000,00 (unmiliardo/00) a valere sulle risorse del PNC, rese disponibili tramite l’apertura di due sportelli agevolativi, per ciascuno dei quali è destinato un ammontare pari a euro 500.000.000,00 (cinquecentomilioni/00).
Presentazione domande: Precaricamento > 17 gennaio 2023
Invio > 31 gennaio 2023